Torino Comics 2019, bilancio della fiera

E così Torino Comics è arrivata al quarto di secolo, con alcune conferme, cose simpatiche, ma anche un po’ di roba da migliorare nell’organizzazione. Fiera dell’immaginario, certo, ma io continuo a non capire cosa c’entrino con fumetti e cultura nerd gli youtuber, la pista di go-kart e altre cose da Luna Park, che forse sarebbe meglio destinare ad altri eventi.
Spiace e si sente sempre la mancanza del Quartiere giapponese, oltre che di altri standisti che negli anni sono stati scoraggiati dai prezzi alti, soprattutto di tipo artigianale. Di cosette carine ce ne erano comunque, ho fatto alcuni acquisti interessanti, certo che forse una maggiore varietà di proposte (viva i Funko Pop! ma che ci siano una ventina di stand con quello forse è eccessivo…) non guasterebbe. Buona la presenza di case editrici del settore, Tunuè e 001 Edizioni in testa, ottimi i cosplayer, da migliorare la proposta di narrativa di genere (anche se c’erano un paio di stand niente male…), simpatiche le associazioni, con anche uno spazio per Spazio: 1999 che ho gradito molto, belli i momenti musicali ma si può fare di più con altri ospiti.
Comunque arriverà una nuova organizzazione, pare molto quotata, e spero che rimangano in piedi le cose belle e che se ne aggiungano altre, facendo sparire invece quello che proprio non c’entra. Se posso permettermi di dare un consiglio ai nuovi patron che si installeranno pare già da dicembre, ascoltate i vari fandom e puntate su fumetto e cultura nerd…