Il momento è giunto: è disponibile la terza stagione di Stranger things, una delle serie TV più interessanti degli ultimi anni, che mescola nostalgia e racconto di formazione, fantastico e esaltazione del potere dei più giovani, in un mix che ha anche spinto Italia 1 a ricordarsi che una volta era un canale giovane e a trasmettere una maratona in tema anni Ottanta.
Confesso che sono indietro di una stagione, recupererò quanto prima anche perché Stranger things è una di quelle serie di cui parlerò diffusamente sul saggio sui serial di fantascienza a cui sto lavorando, ma anch’io sono stata conquistata dal mondo del Sottosopra, grazie al quale ho capito che il problema per me non sono gli anni Ottanta, ma come li ho vissuti (male e da vecchia), perché erano un gran bel periodo e la cultura nerd di cui faccio parte è nata lì.
In parallelo, sono da segnalare anche l’uscita per De Agostini della guida non ufficiale, per Mondadori della guida ufficiale e per Salani della prima graphic novel. E anche il video con Uan nel mondo di Stranger things è stato bello. Una di quelle serie che diventano fenomeni e che restano nel cuore perché sanno toccare le corde giuste.
