E bravo Guillermo del Toro!

Sono felicissima per gli Oscar vinti da La forma dell’acqua e da Guillermo del Toro, anche se c’è chi dice che il film non sia perfetto, che c’era di meglio, ma andiamo, abbiamo visto trionfare film molto peggio di questa fiaba dark!

Seguo Guillermo del Toro dai tempi de Il labirinto del fauno, film meraviglioso, certo superiore a questo, e ho adorato anche quella tarrata da otaku di Pacific Rim e la ghost story vittoriana Crimson Peak con la splendida Jessica Chastain perfetta nel ruolo della cattiva. Per cui aspettavo da tempo il suo trionfo, e ora che è arrivato non posso che gioirne.

                                                              

La forma dell’acqua è un inno alla diversità e un attacco all’intolleranza, che sia sessismo, razzismo o omofobia: il cattivo è un uomo del governo che molesta le donne e vuole fare a pezzi una bellissima creatura, il regista è un messicano, da un Paese contro cui si è scatenato l’odio di quel ciuffo biondo che sta alla Casa bianca, gli eroi decidono che per essere tali bisogna fare qualcosa di buono e di giusto. Vabbé, peccato solo per la povera Pandora.                                                               La forma dell’acqua è un film che omaggia vari tipi di pellicole del passato, con un’atmosfera che ricorda non poco Il fantastico mondo di Amelie,  ma soprattutto è un film di genere fantastico, non il primo ad arrivare sul podio dell’Academy (prima c’è stato Il signore degli anelli), ma è sempre bello ribadire che le cose che noi nerd amiamo non sono cosette, ma storie capaci di ispirarti e commuoverti.

Per cui muchas gracias señor Del Toro!

E grazie anche a Paolo Barbieri per questa splendida immagine