X-Files, un bilancio


E così siamo arrivati alla fine dell’undicesima stagione di X-Files, probabilmente l’ultima, perché David Duchovny e Chris Carter vorrebbero continuare, mentre Gillian Anderson e soprattutto la Fox vogliono fermarsi. Non c’è comunque nessuna cosa certa, e il finale può essere sia conclusivo che aperto.

Queste ultime due stagioni sono state un bel regalo, comunque sia, dopo il deludente I want to believe, ed è stato bello rivedere Mulder e Scully non più giovanissimi ma sempre grandi personaggi, tra i migliori che si sono visti negli anni. Poi non tutto è stato perfetto e credo sia il caso di cominciare con le dolenti note.

I nemici: non ci siamo. Smoking Man vecchio è patetico e la sua resurrezione è assurda, si sente la mancanza di Topastro Krycek e di Marita, i nuovi antagonisti non sono un granché, nemmeno la Erika Price di Barbara Hershey, molto più credibile in Once upon a time come Cora. Poco credibile anche il mandare all’aria anni di mitologia e non citare più l’invasione aliena e nemmeno la questione dei super soldati, ed è faraginosa la spiegazione della nascita di William, anche se di CSM non c’è da fidarsi, e magari ha raccontato palle che però hanno devastato i nostri eroi.

Brutto il ritorno di Monica Reyes, diventata serva di CSM senza spiegazioni e liquidata alla fine, un personaggio come il suo meritava un altro approfondimento, e che peccato che non si dica nemmeno a voce che fine ha fatto il povero Doggett.
Gli episodi singoli non sono male, disastroso quello ad imitazione di Black Mirror e faraginoso Niente vive per sempre, poteva essere una bella storia di vampiri e invece è un po’ una boiata.

Passiamo alle cose belle: il personaggio di William mi piace molto,  mi ha ricordato vari protagonisti dei fumetti, sia a stelle e strisce che manga, interessante e intrigante. Mulder e Scully insieme funzionano sempre, il colpo di scena finale ci può anche stare e in fondo anch’io me li vedo a spingersi la sedia a rotelle a vicenda, il più tardi possibile.

Una serie su William con magari David e Gillian come guest star non sarebbe male, ma ho paura che sarà poco realizzabile. Però grazie comunque a Chris Carter, a David Duchovny, a Gillian Anderson, a tutti, doppiatori compresi, per tutte le emozioni che hanno saputo darci. Goldrake è stato fondamentale nei primi anni della mia vita, X-Files quando ero più grande. E lo è ancora!