Bisogna cominciare a parlare di noi nerd o otaku o come vogliono chiamarci, anche come protagonisti di storie, anche omaggiando le icone di più di una generazione, quelle per esempio che hanno fatto la fortuna di un regista come Steven Spielberg che senza noi nerd non avrebbe fatto molta strada.
E’ per questo che ho apprezzato molto Ready Player One, di cui devo ancora leggere il libro, inno all’amicizia e alla vita reale (l’unico posto dove puoi mangiare un pasto decente), zeppo di citazioni di film, libri, telefilm, videogiochi, molti dei quali sono tra i punti fermi della mia vita nel fandom da anni, dallo splendido omaggio a Shining al richiamo ad Excalibur, dalla citazione de Il gigante di ferro all’apparizione di Gundam, per cui ho applaudito, dalla moto di Akira al funerale in stile Star Trek.
Un film da vedere e rivedere, che parla all’animo bambino che è rimasto in ciascuno di noi nerd, otaku e geek, perché è vero che la vita reale è importante, ma libri, fumetti, cartoni animati, film, telefilm, l’hanno resa migliore a tutti noi. Sperando che Ready Player One sia il primo di molti film in cui si racconta il mondo del fandom tra realtà e fantasia.
