Mi sono sentita dire che a me non interessano più gli immaginari del fantastico, che una volta mi piacevano tanto, perché non sono andata a Loving the alien lo scorso week-end.
Se è per questo non sono andata nemmeno ad Alecomics la settimana precedente: avrei avuto, nelle due occasioni, due nuovi libri miei di cui parlare ma ho preferito così.
A me il fantastico continua a piacere eccome, continuo a collezionare materiale, a guardare film e serie TV, a leggere (più o meno, altra nota dolente…), a scrivere cose in tema e continuerò a farlo.
Non mi va, finché ci sono tutte queste limitazioni in corso, partecipare ad eventi in tema, mi spiace molto isolarmi ma per me amare e vivere il fantastico deve essere una cosa gradevole, non un insieme di regole e vessazioni, con in più chi ti scheda chiedendoti i dati. Mi spiace, ma questa è la mia idea.
Io non vedo l’ora di ricominciare a partecipare ad eventi e vedere persone con i miei stessi interessi, anche se devo dire che sono rimasta abbastanza basita, per non dire disgustata, a leggere certe cose su certi profili durante l’ignobile lockdown, tipo auguri di morte a chi andava a correre o a chi andava a fare la spesa e trattare giovani e gente che voleva solo vivere come degli untori.
Ieri ho incontrato una persona che organizza eventi, forse faremo qualcosa insieme, e devo dire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, finché ci sono tutte queste limitazioni non si fa nulla.
Ma ribadisco che a me continuano a piacere gli universi del fantastico, che per ora vivo in solitudine, in attesa che i tempi migliorino e sperando che lo possano fare un giorno.
