Goldrake e non solo

Domani saranno quarant’anni dall’arrivo di Goldrake in Italia, l’anime robottico che ha aperto la strada ad un nuovo mondo di raccontare la fantascienza e il fantastico, che poi si è evoluto con altri giganti d’acciaio, come Gundam e Evangelion, tra il realismo di una guerra fantastica e il viaggio nell’animo umano dei giovanissimi.
Non rimpiango la vita e il mondo di allora, anche perché tolti gli anime c’erano proprio poco di buono in giro, ma grazie a Goldrake e soci ho scoperto nuovi mondi, ho capito che esistono altre culture e che essere razzisti non ha proprio senso, mi sono appassionata all’Oriente e al fantastico e ho iniziato a costruire una mia vita, che mi ha portata a conoscere persone fantastiche, a scrivere, a girare per fiere, a occuparmi di realtà legate al fantastico.
Per cui sarò sempre grata agli anime e ai manga, anche se oggi le opere di Go Nagai possono sembrare un po’ datate, anche se Goldrake regge ancora bene, per avermi aperto un mondo in cui continuo a vivere fino ad oggi e non da sola, una storia che non è ancora finita e che è cresciuta insieme a me.