Un Salone del libro fantastico

Sono abbastanza vecchia da ricordarmi le prime edizioni del Salone del libro, con il poco spazio che c’era per fumetti e fantastico, se si esclude la presenza a varie edizioni negli anni Novanta di Starshop e un paio di volte della leggendaria Granata Press.
Le cose cambiano e oggi al Salone, oltre a vari incontri in tema di cui parlerò a parte, trovano spazio editori di fumetti come Eris, Bao Publishing, 001 Edizioni, Sinnos, Paninicomics, Beccogiallo, tutti con cose interessantissime, graphic novel di grande qualità e spessore, di genere fantastico e non solo, perché non importa come la si racconta una storia ma quello che racconta.
Per quello che riguarda la narrativa di genere, ci sono tanti editori, anche indipendenti, e ho potuto conoscere e scoprire titoli, autori e autrici grazie proprio alle varie edizioni del Salone. Fanucci, Fazi, Dark zero, Future Fiction, Autori Emergenti, Runa edizioni, Delrai, Plesio, Gainsworth, Kappalab, sono solo alcuni dei nomi che ogni anno ritrovo, con voci già note o nuove, come Tamara Deroma, Daisy Franchetto, la new entry Rob Himmel che ho trovato fuori dalla fiera, Mala Spina, Luca Tarenzi, Julia Sienna, Helena Cornell, Aislinn, Marta Duò.
Insomma, il Salone del libro è sempre un’occasione per noi nerd, otaku e geek per trovare uno spazio sempre crescente per noi e la nostra cultura, grazie anche all’apporto che sta dando Nicola Lagioia, lui per primo appassionato di questo mondo rutilante che ormai è considerato giustamente cultura.
Ci vediamo quindi il prossimo anno, dal 9 al 13 maggio, con tanti universi nuovi da scoprire: nell’attesa ho di che riflettere su questa edizione, di che leggere e anche di che scrivere.