Un Museo sul fantastico

La cultura del fantastico è fatta anche di luoghi del fantastico, dove trovare materiale, spunti, idee, incontri. Qui a Torino abbiamo la fortuna di avere uno di questi posti, il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza, unico nel suo genere in Italia, e uno dei pochi al mondo, con un Museo in Svizzera in tema, uno a Parigi, il Musée d’Art Ludique, più che altro per lo sguardo ampio che propone.
Infatti poi in giro ci sono vari Musei su unico argomento, come il Jules Verne ad Amiens, quello su Doctor Who a Londra e quello sullo Studio Ghibli a Tokyo, ma al Mufant, in via Reiss Romoli 49 bis c’è davvero di che spaziare, ci sono gli anime giapponesi e il fantasy, c’è Tim Burton e Star Trek, i pulp e i fumetti con i super eroi, l’horror anni Ottanta e Star Wars, X-Files e Doctor Who, Spazio: 1999 e Godzilla, e tanto altro ancora.
Il tutto è stato messo insieme dalla passione di vari amanti del genere, di varia estrazione e di varia appartenenza generazionale, con una grossa benedizione da parte di Riccardo Valla, traduttore e studioso purtroppo scomparso prematuramente nel 2013.
Il Mufant è anche un modo per unire i fan e i fandom del fantastico, per portare cultura in periferia, per creare un centro di documentazione sul fantastico grazie anche alla biblioteca e videoteca per ora solo di consultazione Riccardo Valla, un posto dove vivere il fantastico con eventi e iniziative.
Collaboro con il Mufant da un po’ di annetti, non credo al destino ma penso che per una patita di fantastico come me, che da bambina viveva a pane e fiabe, a cui ha aggiunto poi i robottoni giapponesi e Spazio: 1999, che da adulta è diventata una delle prime otaku torinesi, oltre che un’autrice di fanfiction in italiano su X-Files, la webmaster del primo sito italiano su Buffy e l’autrice della prima Storia del fantasy uscita in italiano, non può fare a meno di essere parte di una cosa così.
In ogni caso, al di là del discorso personale, invito tutti e tutte a visitare il sito del Mufant e a venire a visitarlo. E a tenere d’occhio, perché la fantasia, il fantastico, la fantascienza sono cose che non cesseranno mai di espandersi e non avranno mai fine.