Un gatto fantastico

Nel fantastico i gatti sono importantissimi, fin dalle fiabe, ed è per questo che con me da decenni vivono i gatti e quando il 22 luglio scorso se ne è andato il mio Eusebio ero disperata.

Lo rimpiangerò per sempre ma l’immaginario fantastico mi insegna che non posso vivere senza un gatto ed ecco che il 22 agosto, un mese esatto dopo la sua dipartita tra le stelle, è arrivato Felix, un micio che sembra uscito da una storia fantastica e che vivrà con me tante avventure, mi sta già facendo tanta compagnia…

 

E per omaggiare Felix, Eusebio e tutti i gatti che vivono con noi appassionati di fantastico ecco un paio di cosette.

Innanzitutto una citazione sulla dipartita da Il mistero della pietra azzurra.
“Guardate questo fiore nell’oscurità, e apprendete la gioia della vita. Esso è pura forza vitale. Abbiate rispetto dell’oscurità. Chiudete gli occhi, e pensate alle tenebre. L’oscurità è la signora dell’inquietudine, l’oscurità è il regno della morte. Non dimenticate l’oscurità nella luce. Non dimenticate il fiore nell’oscurità. Non dimenticate l’impietosa e crudele natura, quando guardate nel buio del vostro cuore. Rispettate l’oscurità, chiudete gli occhi e pensate alle tenebre.
E adesso amici, riposate sereni nel sonno eterno, finché torneremo a casa, oltre le stelle. Da questo momento, tutti noi siamo diventati abitanti delle tenebre dove siamo sprofondati. Offriamo dunque dei fiori, e cerchiamo la pace nel profondo dei nostri cuori”

Ed ecco una citazione di Bradbury che ricorda come il fantastico sia importante…

La letteratura ha quindi un dovere sociale?
Non diretto. Ce l’ha in modo indiretto, per riflesso. Kazantzakis dice: «Vivi per sempre». È questo il suo dovere sociale. Lo stesso dice qualsiasi grande opera. Il suo Ascetica celebra la vita in questo mondo. Tutta l’opera di Dickens dice: «Vivi al massimo delle tue energie». Edgar Rice Burroughs non si sarebbe mai considerato un agitatore sociale con doveri verso la società. Ma sta di fatto (ed è una cosa che adoro dire perché crea sempre un grande scompiglio) che Burroughs è probabilmente lo scrittore più influente di tutta la storia dell’umanità.
Davvero?
Dando a un’intera generazione di ragazzi avventura e romanticismo, Burroughs li ha spinti all’azione e a diventare speciali. Ed è questo che dobbiamo fare per gli altri: dare il dono della vita con i nostri libri. Dire a un bambino o una bambina di dieci anni: ehi, la vita è uno spasso! Alza la testa e diventa grande! Ho parlato a un sacco di biochimici, astronomi e tecnologi in vari campi che a dieci anni si erano innamorati di John Carter e di Tarzan e hanno deciso di fare qualcosa di avventuroso. Burroughs ci porta sulla luna. Tutti i tecnologi hanno letto Burroughs.
Veramente?
Un paio di anni fa ero al Caltech con un gruppo di scienziati, e tutti hanno ammesso, per la prima volta in vita loro, di avere letto Burroughs. C’era anche Arthur Clarke che ha riconosciuto di essere stato influenzato da lui, cosa che del resto è naturale: gran parte degli scrittori di fantascienza sono cresciuti con Burroughs. Due degli astronomi più in vista, uno della Cornell e uno del Caltech, hanno confessato: ebbene sì, è grazie a lui che siamo diventati astronomi. Volevamo vedere Marte più da vicino. Ma vale anche per altri campi. Il bisogno di avventura è costante, e ancora una volta gli intellettuali lo snobbano, con la conseguenza di tarpare le ali ai loro figli. Non si può uccidere un sogno. Sono convinto che molta delinquenza, in un modo o nell’altro, sia la conseguenza dell’uccisione di un sogno. Il dovere sociale deve nascere da una vita vissuta con un certo senso dello stile, dell’avventura e del suo fascino.
Ray Bradbury

E due immagini per ricordare come i gatti e i pelosi in generale siano importanti nel mondo fantastico: