Trentacinque anni di Labyrinth

Trentacinque anni fa usciva al cinema Labyrinth, il secondo film fantasy che ho visto (il primo è stato La storia infinita) e uno dei miei film preferiti di sempre. Ci sono storie, non tante, che cambiano la tua vita, aprendoti nuovi orizzonti: questo è stato Labyrinth, fiaba di formazione e crescita, con un David Bowie superlativo e una Jennifer Connelly che incarna una parte di me ancora presente nella mia anima.
Labyrinth mi ha fatto capire, in un momento un po’ grigio della mia vita, l’importanza della fantasia e di rimanere fedele ai miei sogni, e continua a dirmi tanto, oltre ad avermi fatto comprendere come le fiabe e il fantastico devono rimanere sempre con noi, perché sono parti della nostra vita. Vedo film, telefilm e anime a manetta, ma pochi restano davvero nel mio cuore, e Labyrinth è uno di questi. Tra rischi indicibili, e traversie innumerevoli, creature fantastiche, il meraviglioso Jareth, la testarda Sarah e il mondo creato da Jim Henson, la cosa che amo di più in questo film è la stanza di Sarah, piena di spunti per noi nerd.
Un film da vedere e rivedere a qualsiasi età.