Fumetti, fantastico e età

Qualche giorno fa è girato sui social il meme qui sotto, che per l’ennesima volta ha tirato fuori una questione annosa: quella secondo cui ci sarebbe un’età predefinita per fumetti e fantastico.

Posso dire che più vado avanti più ho voglia di leggere fumetti e occuparmi di fantastico, e che fumetti e fantastico sono due delle non molte cose che non mi hanno ancora stufato. A prescindere che non si tratta certo di cose per bambini, senza scomodare Manara, il compianto Leone Frollo, i Cream Lemon e Ogenki clinic, i fumetti e il fantastico possono senz’altro avere contenuti per adulti e essere godibilissimi anche da grandi.
Poi, diciamocelo, io me li sono goduti di più da grande che non da ragazzina, senza contare che per esempio il fantasy l’ho scoperto non certo da bambina e ritengo che certe cose non abbiano età, e non solo perché da Tolkien a zio Georgequandofiniscilasaga gli intrecci non sono certo banali.

Diciamo che essere appassionati di fumetti e fantastico da grandi vuol dire far parte di un mondo stimolante, non avere paletti sulle proprie passioni e soprattutto incentivare un indotto economico che vale non poco, basti pensare ai dati di Lucca Comics e di come questo evento è il simbolo di quanto sia importante una cultura inclusiva, dai mille volti..

Grazie al fantastico, ci sono modelli interessanti a tutte le età, tipo i personaggi femminili, che anzi si apprezzano più da grandi che da piccoli e non solo loro, basti pensare ad Harlock…

E poi non dimentichiamo mai la massima di qui sotto…

Per cui io continuo ad occuparmi di fantastico, perché c’è sempre qualcosa da fare, perché mi fa sentire giovane, e perché non è certo un mondo banale…