Ci siamo di nuovo…

Ogni tanto, puntuali come le cartelle esattoriali, spuntano le polemiche su fumetti, fantastico e giochi di ruolo: passano gli anni ma ogni volta sembra di tornare al 1980 (io purtroppo c’ero) quando Silviero Corvisieri scatenò la famosa crociata contro Goldrake.
Infantili, senza il senso della realtà, asociali, psicopatici, immaturi, psicolabili, pronti a commettere atti di emulazione violenti, pervertiti: ho sentito dire tutte queste cose di noi otaku e nerd, negli anni, come quando fu accusato Ken il guerriero come il mandante della banda dei sassi dal cavalcavia o quando si disse che Sailormoon, una super eroina, faceva nascere turbe omosessuali nella testa dei ragazzini perché metteva in dubbio la loro virilità.
Che barba. Non se ne può più, certo tra gli appassionati di fumetti ci possono essere persone difficili e con problemi, ma non è colpa dei loro eroi, che spesso invece creano voglia di confronto e amicizia. Questo non è il mondo migliore possibile, tutt’altro, ma non sono certo i comics, i manga, i romanzi fantasy, i telefilm e i giochi di ruolo ad averlo rovinato. Forse sarebbe meglio interrogarsi su quanto sia morale un sistema che non dà lavoro ai giovani ma dice loro che per essere fighi devono avere l’ultimo modello di smart phone, o dove un ministro della Repubblica può spargere messaggi razzisti e omofobi.
E comunque, i casini capitano in discoteca o allo stadio, l’ambiente dei nerd è per ora abbastanza tranquillo, a parte la truffa dei dialogatori in fiera. La vogliono smettere di dire che siamo psicopatici? Sono quarant’anni che me lo sento dire, dovrei essere un’emula di Hannibal Lecter insieme alle persone che conosco, e malgrado tutto invece non lo siamo. Forse perché fumetti e fantastico sono una valvola di sfogo e di sopportazione di un mondo insopportabile? Magari non sarebbe male chiederselo. E non si mai troppo vecchi per questo.